Romeo e Giulietta
L’eterna danza di due giovani amanti
Da Shakespeare a Prokofiev, una storia d’amore senza tempo che parla agli occhi del presente attraverso tutti i movimenti del desiderio.
Un mondo ostile non può fermare la passione travolgente di chi ha scelto di amarsi: il mito di Romeo e Giulietta rivive ogni giorno nello sguardo di uomini e donne che conoscono la forza inarrestabile di un destino, di un intreccio indissolubile anche nel momento dell’estremo sacrificio. L’allestimento messo in scena dal Balletto di Benevento vuole riportare i protagonisti della storia direttamente nel cuore del presente, attraverso il movimento e i più piccoli gesti che permettono di parlare il linguaggio universale della passione.
Sergej Sergeevič Prokof’ev, Charles Gounod, Pëtr Il’ič Čajkovskij e Nino Rota
Kenneth McMillan e John Cranko riprese da Carmen Castiello e Romina Bordi
Giulietta e Romeo: due corpi in una sola energia
Maître de Ballet
Ugo Ranieri
Direttore d’Orchestra
Jacopo Sipari di Pescasseroli
Il personaggio di Giulietta non conosce disperazione, né paura nei confronti di qualunque futuro. L’interpretazione di Odette Marucci, prima ballerina della Compagnia, cattura l’essenza spaziale della passione, aprendo le porte del senso sul significato ultimo del sapersi amati per sempre.
Romeo, affidato alla maestria di Amilcar Moret Gonzalez, svetta fra le luci del teatro per la grazia e l’eleganza con cui il celebre ballerino cubano trasforma il tessuto narrativo della tragedia in una prova di forza dettata dal desiderio di contatto con l’altro.
L’allestimento d’eccezione del Balletto di Benevento
Fra scenografia e coreografia esiste un rapporto unico di continuità nello spazio e nel tempo: i movimenti dei singoli danzatori e di tutto il corpo di ballo devono potersi liberare in armonia sulla superficie fatta di identità, tradizione e cultura che ne accompagna i gesti. Il lavoro svolto da Carmen Castiello, Romina Bordi e dal Maître de Ballet Ugo Ranieri intende sottolineare il connubio che lega insieme uomini, donne e l’ambiente che silenzioso li scopre finalmente vicini, per restituire a tutti gli spettatori l’ispirazione che muove anime e cose.
La splendida cornice del Teatro Romano
La Verona narrata nell’intramontabile testo di William Shakespeare è ospitata nella suggestiva ambientazione del Teatro Romano di Benevento, edificio risalente al II secolo d.C. che incornicia splendidamente le note dell’Orchestra Filarmonica di Benevento, diretta per l’occasione da Jacopo Sipari di Pescasseroli.